SHOPPING COMPULSIVO ONLINE
Si tratta di una compulsione all’acquisto in rete. Ci sono alcune persone che comprano di tutto, altre che ricercano cose specifiche perché magari collezionano determinati oggetti.
Questo bisogno compulsivo di acquistare oggetti in rete non si basa sulla reale necessità o sulla paura di non possederli, ma sul piacere che deriva dall’acquisto. In questi casi ciò che porta generalmente il paziente in terapia sono le difficoltà economiche che insorgono a causa della compulsione. In genere i familiari mettono in atto delle tentate soluzioni tipiche: bloccare le carte di credito, controllare i movimenti bancari. Purtroppo tutto ciò incrementa ancora di più il piacere e il desiderio nello “shopper compulsivo”
GIOCO D’AZZARDO ON-LINE
Nella nostra attività clinica abbiamo riscontrato che nel gambling on-line il piacere non è tanto quello di vincere del denaro, bensì quello di perdere per poter vincere nuovamente.
Nell’alternanza di angoscia-eccitazione risiede il piacere perverso. A differenza dello shopping compulsivo in cui il disturbo investe più che altro la sfera economica, in questo caso lo scommettitore è talmente impegnato nel tentare di riconquistare le somme perdute da essere totalmente assorto nella sfera virtuale perdendo il contatto con quella reale. Anche in questo caso sono in genere i familiari a portare i soggetti in terapia, proprio a causa delle profonde crisi familiari che questo disturbo può generare.
TRADING ONLINE COMPULSIVO
A differenza del gioco d’azzardo in cui possono emergere forti sensi di cola, in questo caso il “trader” sente di svolgere un’attività socialmente legittimata. Il suo stato d’animo oscilla continuamente tra paura e desiderio; l’incertezza nel raggiungimento dell’obiettivo, che caratterizza quest’attività, è proprio ciò che rende estremamente piacevole questo gioco.
L’elemento di ossessione-compulsione che caratterizza il profilo del trader è da un lato il piacere estremo, dall’altro il bisogno di controllo estremo della realtà (realtà economica, quotazioni in borsa) che conduce alla perdita del controllo stesso.
CHAT DIPENDENZA
Questo disturbo consiste nell’utilizzo di chat in contesti virtuali (forum, social network), dove c’è la possibilità di vivere una dimensione virtuale ben diversa da quella reale che magari non è soddisfacente. Con il tempo il chattare può diventare una vera e propria dipendenza, al punto da trasformare la chat nell’unica fonte di piacere
INFORMATION OVERLOADING ADDICTION
Dipendenza da sovraccarico di informazioni, consiste in una compulsiva ricerca di informazioni in rete su qualsiasi argomento al punto da occupare la maggior parte della giornata e impedire una vita soddisfacente. Da un lato ci può essere il piacere nel cercare informazioni di qualsiasi tipo, dall’altro la ricerca in rete può placare un dubbio, cercare un controllo da “sapere assoluto” su qualche argomento specifico (una malattia o un sintomo ad esempio). In questo caso la ricerca dell’informazione non avviene più sulla base del piacere ma sulla base della paura e dell’ansia, strutturandosi quindi come una vera e propria ossessione-compulsione.
DIPENDENZA DA CYBER-SESSO
E’ la perversione in rete per eccellenza. Compulsione che costringe a passare molte ore in siti pornografici, fino a sviluppare una vera e propria dipendenza da “sesso virtuale”, spesso consumando atti reali di masturbazione. Ciò che può condurre alla dipendenza da sesso virtuale è la dimensione totalmente disinibita con la quale si può praticare grazie all’anonimato che internet consente. Di solito si giunge alla terapia quando ci si rende conto di essere diventati dipendenti da questo comportamento che non si riesce più ad interrompere.